Conoscenza, passione e perseveranza.
La ricerca dell’eccellenza
I miei primi ricordi del mondo del vino sono legati al Chianti, quando da bambina facevo visita a mio cugino Silvano, che in quella zona lavorava come fattore. A lui devo la suggestione di quei luoghi: i vigneti tagliati dai muri a secco che disegnavano le colline, il lavoro delle persone e la magia della fermentazione che avveniva nelle cantine buie e odorose.
Il vino rappresenta, per me, l'ultimo baluardo che collega l'umanità con il terroir, fatto di tempo, luoghi e persone. L'espressione di terroir nel vino rappresenta l'obiettivo e il raggiungimento degli sforzi congiunti del viticoltore ed enologo, entrambi spinti dalla passione, dal coraggio e dalla perseveranza.
Dalla passione per la mia terra (il Chianti classico), per la nostra cultura e dall'amore per la natura nasce il desiderio di confrontarmi con il vino fin dal 1977, anno della mia prima vendemmia, appena ventenne studente di agraria.